Renato Zero
PREMIAZIONE DEL CONCORSO LETTERARIO "FONOPOLI - PAROLE IN MOVIMENTO"
Articolo tratto da "InFonòpoli"
In giuria: Carla Fracci, Regina
Bianchi, Vincenzo Incenzo, Loriana Lana
|
PAROLE IN MOVIMENTO
di Loriana Lana
Esplorano se
stessi e i propri sentimenti, scrivono e raccontano storie diverse,
ma che a tratti sembrano fondersi per parlare del quotidiano; è
opera di una cultura che concilia i fatti della vita a quelli
attinenti alla sfera del cuore...Sono i giovani partecipanti alla
seconda edizione del Premio Letterario "Fonòpoli - Parole in
movimento".
|
E'
impresa difficile
non annoiarsi
quandosi assiste a
simili performances, ma la serata che si è svolta al Palazzo Altemps
di Roma, è stata tutta sui generis: un evento che ha visto Musica, Teatro e Letteratura fondersi in un'unica,
forte emozione che ha letteralmente incantato la platea grazie anche
alla raffinata regia di Lorenzo De Feo. E sotto l'occhio vigile del
suo Presidente, il demiurgo Renato Zero, giovani artisti hanno dato
vita a uno spettacolo degno di un interesse culturale ed artistico
destinato a durare nel tempo. |
Stavo organizzando
un piccolo trasloco. In verità dovevo soltanto trasferirmi da una
stanza all'altra dell'appartamento dove vivo, ma per chi come me "ha
il vizio di scrivere", l'operazione si profilò interminabile a causa
della considerevole quantità di manoscritti, appunti, copioni,
libri, dischi, e via dicendo, che dovevo rimuovere dagli armadietti
e dalla libreria e sistemare negli scatoloni. Tra tanto materiale
cartaceo apparve una cartella marrone.
I
ricordi presero il sopravvento... Mi lasciai scivolare sulla
poltroncina e allungai le gambe sulla scrivania. La cartella
conteneva vecchi testi, alcuni pubblicati, altri no, e sulla
copertina l'immagine del mio idolo e una scritta: "Arriverò a te".
Ero una ragazzina e quell'artista mi incuriosiva, mi dava delle
emozioni che nessun'altro riusciva a trasmettermi, mi toglieva il
respiro solo ad ascoltarlo... Scaturì così il mio bisogno chimico di
raccontare, nato un po' per naturale predisposizione, un po' in
forza di una precisa scelta. Iniziai a collaborare con alcune
riviste letterarie e a scrivere testi musicali. Poi arrivò
l’incontro con Paolo Conte e la RCA. Un caldo pomeriggio di ottobre,
ero lì, negli studi di Roma a registrare una sigla televisiva. Ebbi
un sussulto quando uno dei musicisti mi disse che nella sala accanto
si trovava proprio lui, Renato Zero, impegnato ad incidere il suo
nuovo disco. Dovevo conoscerlo! Fui così insistente con quel ragazzo
che alla fine mi fece cenno di seguirlo. Zero era seduto davanti al
pianoforte. "Ciao Renato, ti presento Loriana, scrive testi". La sua
stretta di mano fu forte e cordiale. Mi trattenni a parlare con lui
per un po' e prima di ritornare alla mia registrazione, gli regalai
i miei occhiali da sole: li aveva trovati bellissimi. Passò poco
tempo ed arrivò la telefonata che avevo sempre sognato: una
collaborazione a una produzione di Zero. Sentii l'adrenalina
esplodermi sotto la pelle. Ho dei ricordi sereni ed allegri legati
alla registrazione di quel disco… Poi giunse "Fonòpoli", che mi
rivide di nuovo con Renato… Racconto questa storia a Maria Pia,
sorella del re dei sorcini, una manager instancabile. Mi ascolta
mentre le brillano gli occhi. "Nihil difficile volenti" dicevano i
latini. E' un motto nel quale ho sempre creduto!
Renato Zero e Loriana
Lana
|
Renato Zero e Loriana Lana |
Regina Bianchi, Renato Zero e Loriana Lana |
Quando si ha la capacità di
"usare" le parole, si può conquistare il mondo o semplicemente il
cuore delle persone. Loriana, senza dubbio, conquista con le parole
il cuore delle persone... soprattutto il mio. Grazie Loriana. Renato
Zero.
Renato Zero
|