Loriana Lana con Paolo Conte |
"Questa è una foto "storica" alla quale sono molto
affezionata. E' stata scattata a Calliano, (Asti) nello
studio di registrazione dove Paolo incide i suoi dischi
e segna l'inizio della nostra amicizia. Mi ricorda il profumo dei tartufi che si gustano in certi ristorantini
vicino alla città, la nebbia, i sorbetti al limone
offerti a metà pranzo, il cinema del centro dove si fa
la fila per vedere Woody Allen e cartelle zeppe di
fogli, con appunti e testi incompleti...
Conte è stato ed è tuttora il mio maestro. Ho avuto la
fortuna di iniziare con lui e con Lilli Greco, suo
produttore e produttore di De Gregori e Venditti. Se
adesso - lo dico con molta umiltà - so scrivere un
testo, lo devo proprio a questa collaborazione.
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Quando cosegnai a Paolo il manoscritto de “Le persone del cuore”, mi
promise che lo avrebbe letto in Germania, (stava
partendo per una lunga tournée)… e aggiunse che avrebbe
scritto la prefazione. Dopo pochi giorni mi arrivò la
sua lettera, c'era scritto: “ C'è, nelle poesie di Loriana Lana, un
continuo inseguimento della bellezza che, appena incontrata, viene
subito rimirata in una distanza di nostalgia, quindi ancora
invocata, celebrata e di nuovo rincorsa... C'è in questo dinamismo,
quasi incolpevole, qualcosa di più fondo di una riuscita
esercitazione formale, forse c'è quell'umano
fare i conti con il tempo e
il non tempo che è degli spiriti amanti”. Conte è rimasto il simpatico gentleman di
sempre, appassionato di Ellington e di Carmichael, un
artista che continua a sedurre, che mescola il pudore
nel raccontarsi, all'audacia di gag e giochi
strumentali. A volte le parole di certe sue canzoni
fanno sorridere e strappano l'applauso. Forse sono
quelle che ti toccano di più, ti fanno riflettere anche
perché celano quell'unanime dolce e delicata tristezza
dalla quale quasi sempre scaturisce il vero umorismo. |