LE PERSONE DEL CUORE

 

 

Da “Le persone del cuore”

Prefazione di Paolo Conte

 

INNO ALLE GAMBE (e a chi le sa apprezzare)

Pigalle lampeggia.

Volteggiano le gambe in un can can.

Portento. Bandito o santo assisti ed ardi d'impazienza per trasalire incredulo quando l'etoile appare.

Mutevole arcipelago la scena ti consuma di prodezze la sua allegria t'incanta e le sue gambe

e le sue gambe pure...

Pronte, nervose, agili. Sottili le caviglie che danzano selvagge sul tuo petto e altrove e le ginocchia belle sotto la veste scura e le velate calze.

Superbe.

E su verso la coscia che ancora assale il cuore ed altro. Si nega e poi s'ingegna la vergine sgualdrina che scaltra ti sorride cercandoti negli occhi quel piacere e con le dita svelte s'alza la gonna nera.

Femmina che conosci eppure non ti spieghi... e non riesci a dirle... e allora taci.

Femmina. E qui in ginocchio ascolti e adori le sue gambe

Tiranna non dà tregua ti provoca e bisbiglia poi con lo sguardo vago ritrosa passa ad altro...

Ah! La canaglia mai che si scomponga nuda t'appare procede la pantera risale le tue vene e il sangue che ribolle.

L'agguanti svelto e rude e lei ti lascia fare mostrandoti le gambe ancora e sempre quelle

le gambe

LE SUE GAMBE

le gambe del piacere.